martedì 29 giugno 2010

di Verdi piazzali e mura autunnali

Comincio a pensare, parafrasando una nota citazione, che un Tesoro è qualcosa che trovi quando cerchi altro. Credo che mi sia successa una cosa simile, sei anni fa su parquet bagnato. Ma questa è un'altra Storia.

Dove eravamo rimasti lo ricordo bene, ho aggiornato nel settembre scorso, più o meno 9 mesi fa, la situzione indizi lasciandovi in attesa di cosa mi aspettasse in quel piazzale Verdi... già Verdi... le Mille Lire, oltre che la Mappa. Penso solo ora che in fondo è tutto collegato. Le Mille Lire della Materna Montessori non servivano solo per il Teatro Verdi, dove ero già stata, ma anche per il Corsaro ovvero la pizzeria dove ho trovato la Mappa, e poi anche per la piazza stessa della Mappa. Cavolo ho collegato tutto adesso mentre scrivo. Sono cieca. E voglio fare da guida agli altri. Prendi appunti Camilla.

Va beh, scusate le digressioni esistenziali... OGGETTI, FATTI, è necessario che vi racconti i fatti se voglio sperare in qualche aiuto concreto da voi.
Sono scesa e ho parcheggiato la bicicletta... era l'11 Ottobre 2008.

Guardo il famoso pannello "voi siete "qui" e comincio a contarne i passi. I riferimenti cardinali li ho grazie proprio alla mitica piantina in metallo sponsorizzata: XV N/E; XX N.

Vado. Immaginatevi vi prego la faccia delle persone che in quel giorno d'inizio autunno aspettavano l'autobus e che ti vedono una quarantenne camminare in modo alquanto strano... ricordate il gioca fatto da piccoli... "Tre passi da Leone? Uno da Elefante? Dove se ti andava bene e chi comandava era tuo amico ti toccavano i passi da Pantera e se buttava male erano una ventina di quelli da formica, ma col cavolo che raggiungevi Baghera o il Simba della situazione. Ecco io ho pensato al passo da Pirata, ma siccome i pirati son quasi sempre bri'ai, imitarli non mi avrebbe portato a molto. E invece eccomi lì... passo ad apertura non esagerata ma ferma e dritta come un fuso.
Direzione Nord/Est, Uno due tre quattro...dodici tredici quattordici e quindici. Venti verso Nord. Attraverso pure la strada e mi ritrovo nell'aiuola interna del Piazzale.

E mi trovo davanti Questo:












Gli giro intorno, guardo cosa c'è accanto, tocco, scruto...





cominciate a cogliere qualche particolare familiare?

No?
Andate a rivedervi la Mappa, Please.

Anzi, Danke.



un basamento a colonna, sorvegliata ai quattro angoli da Leoni che reggono, mordendo, rami di alloro di metalllo ormai arrugginito.

Solo uno e uno solo era il Mio Leone:
E alla sua destra (sinistra per chi guarda), nascosto tra il rugginoso e (non ruggente ah ah ah) alloro e il muro... foglie secche, polvere... e un pezzo di carta quasi appallottolato. Era lì per me.

Che gioia trovare "qualcosa" che sai è stato messo in un posto per Te.

Quello almeno è il primo pensiero.

Poi lo guardi meglio... e la carta consumata, segni di giallo umido ed efelidi di muffetta ti fanno pensare a qualche turista maleducato che ha scambiato uno pseudo monumento per un cestino della carta... e allora il dubbio di essere arrivata tardi all'appuntamento con Piazzale Verdi e la sua Mappa, s'impadronisce di te.

Ecco il nuovo indizio: fronte-retro














E poi no! Torna! Un sacco di tempo quella cartina strappata da una qualche guida della città è rimasta nascosta... me la prendo, la metto in tasca, corro alla bicicletta e torno sulle mura che mi regalano una splendida pedalata autunnale:
Sono Felice, ho un indizio tra le mani, un viale da pedalare e una perla di alta pedagogia da spendere a scuola con i miei bimbi: Che arrivino pure tardi a scoprire qualcosa, ma che ci arrivino da soli. Nessuno gli porterà più via quanto hanno trovato.
Come me, con la mia nuova cartina di Lucca (le ultime parole famose...)

giovedì 18 dicembre 2008

LUCCA, LUCE dei miei occhi...

Effettivamente non si è mai visto un pirata che tenesse un "diario di bordo".
Quella è roba da Ammiragli ed io dimostro di essere una pessima scrittrice.

Questo post l'avevo iniziato il 18 dicembre 2008... ehm ehm... già perchè, rispetto al blog, un pò di novità ci sono state da gennaio 2008...

Oggi invece è il 13 settembre 2009

Dunque, ricapitoliamo ero rimasta con quella benedetta e splendida mappa in mano..., pensate nel frattempo ho pure cambiato casa (ormai un anno e mezzo fa... e tra poco ci risiamo, al trasloco, dico) comunque, nel trasloco avevo pure smarrito, o nascosto troppo bene tutto il mio scrigno con i pezzi della caccia... per fortuna avevo scannerizzato la mappa...


Comunque, dopo vari tentativi, piazze, ricerca di leoni, pali della LUCE o centraline dell'ENEL, mi ritrovo a digitare le paroline LUCCA e LEONE sul mitico Google che mi racconta che a Lucca c'è l'affittacamere del Leone di Sant'Anna...
Clicca di qui, clicca di là... e sempre la rete mi regala immagini di leoni che sono sparsi un pò in ognidove per Lucca. In particolare nei pressi di piazzale Verdi...



(Porta S. Donato... in Piazzale Verdi)

Già piazzale Verdi!


C'ero stata quasi un anno prima, pochi giorni dopo "la comics" (Lucca C&G), visto che Mirko Benedetti (amico di Dimitri), alla richiesta di aiuto nel vedere la mappa mi aveva detto "mi sembra piazzale Verdi".

Ed io in piazzale Verdi ci sono stata... solo che mi ero fermata fuori le mura...



Poi una sera, a cena da Piero (lui sì che è proprio un pirata!) chiedo e richiedo su quella mappa e lui mi dice "Ma sei sempre lì?" erano crca i primi giorni di settembre del 2008... "Ma non sai forse che la Parola LUCE è l'antico nome di Lucca?"

Cavolo! Allora Lucca è il posto giusto? E i leoni?


Ok, piccolo giro sulle Mura con Jack, La Claudi e Dimitri e ne approfitto per sbirciare i leoni che questa sorniona città blindata mi offre. (era il 4 di settembre 2008)

Già che ci sono mi guardo dall'alto anche piazzale Verdi, ma questa volta dalla parte giusta...

Così, praticamente certa del posto un paio di giorni dopo mi noleggio una bicicletta e dal teatro del Giglio arrivo fino al Piazzale Verdi.

Lego la Bici, mi guardo intorno, controllo la fotocopia della Mappa (ricordate? Avevo smarrito lo scrigno con tutto... bussola compresa...).


Per fortuna c'era lì (dico c'era perchè ad oggi non c'è più) uno di quei pannelli con tanto di pianta della citta in rilievo in metallo color rame... della serie: "Voi siete qui" con tanto di indicazioni dei punti cardinali. Guardo quello, guardo la mappa e provo a contare i passi... sotto lo sguardo attento e curioso degli astanti...



direi che dopo tanti mesi rischiate l'indigestione... a presto (ehmmm...) il seguito
notte

mercoledì 23 gennaio 2008

SOS, ricordate? Cosa fanno i pirati...

Già, perchè sono sette mesi che me la rigiro tra le mani, vero ho avuto intere settimane in cui non mi sono dedicata per niente alla ricerca, ma alcune in piazze di Pisa, e Lucca mi hanno vista passeggiare con la bussola in mano e il satellite di Google è stato più volte usato a questo proposito.

Ora ho bisogno di voi, eh già! Ovviamente non chiedo che vi venga in mente il posto, ma... i singoli elementi, che vi sembrano? Cosa vi ricordano o suggeriscono?

Ho già raccolto alcune interpretazioni che al momento non pubblicherò per non condizionarvi e che comunque non mi hanno portato molto lontanto.


Aspetto i vostri commenti



Vi prego! Vi prego! Vi prego!


(inutile dire che Matteo Mazzoni e Angela sono precettati all'aiuto...!)

La moneta, la bussola e la mappa

Sì sì! Avete letto bene, proprio una mappa!

Mentre la serata di quell'ormai troppo lontanto venerdì volgeva al termine e sugli occhietti stanchi del Dimitri stava calando la palpebra, ho tirato fuori il mio piccolo premio (a dire il vero qui mi ci stava bene un bel "ho uscito il mio piccolo premio" perchè in certi frangenti le espressioni dialettali, seppur prestate, rendono meglio). Vi dicevo, il Dimitri stava per sonnecchaire ma il mio gesto, accompagnato da un grido trattenuto per troppe ore, ha ridestato lo sguardo del giovane regista.

Palpato, rigirato e aperto alla fine quel piccolo tesoro, ecco che ne è venuto fuori:

Meraviglia delle Meraviglie!


Una bussola in legno era avvolta nella grezza stoffa di lino su cui è disegnata una MAPPA
Già proprio una mappa vera, come quelle dei film e dei migliori libri di viaggi e avventure, degna di di Verne e pure di Stevenson.

La mappa, come vedete ha vari segni tra cui alcune coordinate che io, ovviamente ho cercato di non rendere note.

L'attesa

Eh si, perchè uscita dalla pizzeria il Corsaro ho fatto un ottimo esercizio sull'attesa. Sono un essere piuttosto impulsivo e spesso mi brucio barzellette, battute o regali per la fretta di vedere l'effetto sulla faccia dei destinatari. Bene, quella sera ho superato me stessa. Arrivata in auto mi sono limitata a rigirarmi tra le mani il magico involucro. Era un'involucro di stoffa grezza, con all'interno qualcosa di rigido squadrato, sigillato da una moneta di metallo fissata con della cera. L'ho fotografato e poi, consapevole di dover tornare a prendere Dimitri per andare a vedere la majorette Silvia, l'ho nascosto nel cruscotto, in attesa di gustarmi il momento in cui avrei potuto scartarlo con la calma e la solennità richiesta.

La serata è stata LUNGHISSIMA.

Oddio, ma che c'era?

Il Corsaro

Dunque dunque, vi dicevo, l'ultimo indizio a cui ero rimasta qui con voi, sono una copia delle vecchie mille lire.


Ricordate? Raffigurano Verdi e se non fosse che al Teatro Verdi già c'ero stata, mi sarei catapultata tra i rossi velluti dei palchetti pisani. Questo mi ha fatto pensare che forse, per fotuna o per caso in quel teatro dove ho ricevuto in dono il libretto de "Il Pirata" di Bellini ci sono andata troppo presto.


Comunque sia, il nostro Giuseppe nazionale ha scritto, come vi dicevo in uno degli ultimi e remoti post (sigh, sono una pessima blogger, lo so...), un'opera che s'intitola "Il Corsaro".

Ora non tutti sanno che, anzi non molti sanno che il Dimitri, artefice e regista malato di questo favoloso viaggio, ha lavorato in gioventù come cameriere in una pizzeria lucchese che porta questo nome.

L'occasione per andare a farci una capatina c'è stata una sera di alcuni giorni dopo, per la precisione venerdì 29 giugno (si si sono una pessima blogger: lo so).

Dovevamo andare con il suddetto giovane uomo a vedere una manifestazione del gruppo bandistico di una delle ragazze del corso di teatro del Vallisneri, Silvia e le sue colleghe majorettes (oh, ma si scrive così?)si trovavano poco distanti da Lucca. Approfittando di una breve sosta di Dimitri a casa sua, ho fatto una salto alla pizzeria, sicura di trovare "qualcosa", ma anche no. C'era una strana consapevolezza del non dare per scontato niente, nemmeno le intuizioni piu palesi e certe.








Ecco l'insegna della pizzeria...









Arrivata dentro ho incrociato la proprietaria a cui ho solamente detto: sono "Camilla, c'è mica..."
in realtà avevo avuto occasione di conoscere la signora una sera grazie ad una pizza con Dimitri per cui è bastato pronunciare due parole che la signora è scappata dietro la tenda della cucina ed è tornata con questo involucro che però ha appoggiato sul bancone perchè non voleva essere fotografata.
Ho ringraziato e sono uscita con il mio piccolo tesoro tra le mani...

sabato 15 dicembre 2007

il valzer degli anagrammi




Ecco un pò di foto di persone che si sono provate ad anagrammare la famosa frase oramai entrata anche nella rete delle reti e che ha fatto si che qulacuno andasse pure a cercarle nel blog di Matteo Mazzoni...
...e vai con gli anagrammi!













mia figlia Noemi, nella sala d'attesa del medico







Baracco e Giulia Dietrich, prima di andare in scena con il Filottete








particolare di Giulia, visibilmente pensierosa









Irish Pub di Lucca, 6 maggio, prima dei brindisi con il Papero





il Bito a casa di Manu' e Silvia (ndr: il Bito è figlio dell'Oste del resto di 5 mila lire...)