giovedì 18 dicembre 2008

LUCCA, LUCE dei miei occhi...

Effettivamente non si è mai visto un pirata che tenesse un "diario di bordo".
Quella è roba da Ammiragli ed io dimostro di essere una pessima scrittrice.

Questo post l'avevo iniziato il 18 dicembre 2008... ehm ehm... già perchè, rispetto al blog, un pò di novità ci sono state da gennaio 2008...

Oggi invece è il 13 settembre 2009

Dunque, ricapitoliamo ero rimasta con quella benedetta e splendida mappa in mano..., pensate nel frattempo ho pure cambiato casa (ormai un anno e mezzo fa... e tra poco ci risiamo, al trasloco, dico) comunque, nel trasloco avevo pure smarrito, o nascosto troppo bene tutto il mio scrigno con i pezzi della caccia... per fortuna avevo scannerizzato la mappa...


Comunque, dopo vari tentativi, piazze, ricerca di leoni, pali della LUCE o centraline dell'ENEL, mi ritrovo a digitare le paroline LUCCA e LEONE sul mitico Google che mi racconta che a Lucca c'è l'affittacamere del Leone di Sant'Anna...
Clicca di qui, clicca di là... e sempre la rete mi regala immagini di leoni che sono sparsi un pò in ognidove per Lucca. In particolare nei pressi di piazzale Verdi...



(Porta S. Donato... in Piazzale Verdi)

Già piazzale Verdi!


C'ero stata quasi un anno prima, pochi giorni dopo "la comics" (Lucca C&G), visto che Mirko Benedetti (amico di Dimitri), alla richiesta di aiuto nel vedere la mappa mi aveva detto "mi sembra piazzale Verdi".

Ed io in piazzale Verdi ci sono stata... solo che mi ero fermata fuori le mura...



Poi una sera, a cena da Piero (lui sì che è proprio un pirata!) chiedo e richiedo su quella mappa e lui mi dice "Ma sei sempre lì?" erano crca i primi giorni di settembre del 2008... "Ma non sai forse che la Parola LUCE è l'antico nome di Lucca?"

Cavolo! Allora Lucca è il posto giusto? E i leoni?


Ok, piccolo giro sulle Mura con Jack, La Claudi e Dimitri e ne approfitto per sbirciare i leoni che questa sorniona città blindata mi offre. (era il 4 di settembre 2008)

Già che ci sono mi guardo dall'alto anche piazzale Verdi, ma questa volta dalla parte giusta...

Così, praticamente certa del posto un paio di giorni dopo mi noleggio una bicicletta e dal teatro del Giglio arrivo fino al Piazzale Verdi.

Lego la Bici, mi guardo intorno, controllo la fotocopia della Mappa (ricordate? Avevo smarrito lo scrigno con tutto... bussola compresa...).


Per fortuna c'era lì (dico c'era perchè ad oggi non c'è più) uno di quei pannelli con tanto di pianta della citta in rilievo in metallo color rame... della serie: "Voi siete qui" con tanto di indicazioni dei punti cardinali. Guardo quello, guardo la mappa e provo a contare i passi... sotto lo sguardo attento e curioso degli astanti...



direi che dopo tanti mesi rischiate l'indigestione... a presto (ehmmm...) il seguito
notte

mercoledì 23 gennaio 2008

SOS, ricordate? Cosa fanno i pirati...

Già, perchè sono sette mesi che me la rigiro tra le mani, vero ho avuto intere settimane in cui non mi sono dedicata per niente alla ricerca, ma alcune in piazze di Pisa, e Lucca mi hanno vista passeggiare con la bussola in mano e il satellite di Google è stato più volte usato a questo proposito.

Ora ho bisogno di voi, eh già! Ovviamente non chiedo che vi venga in mente il posto, ma... i singoli elementi, che vi sembrano? Cosa vi ricordano o suggeriscono?

Ho già raccolto alcune interpretazioni che al momento non pubblicherò per non condizionarvi e che comunque non mi hanno portato molto lontanto.


Aspetto i vostri commenti



Vi prego! Vi prego! Vi prego!


(inutile dire che Matteo Mazzoni e Angela sono precettati all'aiuto...!)

La moneta, la bussola e la mappa

Sì sì! Avete letto bene, proprio una mappa!

Mentre la serata di quell'ormai troppo lontanto venerdì volgeva al termine e sugli occhietti stanchi del Dimitri stava calando la palpebra, ho tirato fuori il mio piccolo premio (a dire il vero qui mi ci stava bene un bel "ho uscito il mio piccolo premio" perchè in certi frangenti le espressioni dialettali, seppur prestate, rendono meglio). Vi dicevo, il Dimitri stava per sonnecchaire ma il mio gesto, accompagnato da un grido trattenuto per troppe ore, ha ridestato lo sguardo del giovane regista.

Palpato, rigirato e aperto alla fine quel piccolo tesoro, ecco che ne è venuto fuori:

Meraviglia delle Meraviglie!


Una bussola in legno era avvolta nella grezza stoffa di lino su cui è disegnata una MAPPA
Già proprio una mappa vera, come quelle dei film e dei migliori libri di viaggi e avventure, degna di di Verne e pure di Stevenson.

La mappa, come vedete ha vari segni tra cui alcune coordinate che io, ovviamente ho cercato di non rendere note.

L'attesa

Eh si, perchè uscita dalla pizzeria il Corsaro ho fatto un ottimo esercizio sull'attesa. Sono un essere piuttosto impulsivo e spesso mi brucio barzellette, battute o regali per la fretta di vedere l'effetto sulla faccia dei destinatari. Bene, quella sera ho superato me stessa. Arrivata in auto mi sono limitata a rigirarmi tra le mani il magico involucro. Era un'involucro di stoffa grezza, con all'interno qualcosa di rigido squadrato, sigillato da una moneta di metallo fissata con della cera. L'ho fotografato e poi, consapevole di dover tornare a prendere Dimitri per andare a vedere la majorette Silvia, l'ho nascosto nel cruscotto, in attesa di gustarmi il momento in cui avrei potuto scartarlo con la calma e la solennità richiesta.

La serata è stata LUNGHISSIMA.

Oddio, ma che c'era?

Il Corsaro

Dunque dunque, vi dicevo, l'ultimo indizio a cui ero rimasta qui con voi, sono una copia delle vecchie mille lire.


Ricordate? Raffigurano Verdi e se non fosse che al Teatro Verdi già c'ero stata, mi sarei catapultata tra i rossi velluti dei palchetti pisani. Questo mi ha fatto pensare che forse, per fotuna o per caso in quel teatro dove ho ricevuto in dono il libretto de "Il Pirata" di Bellini ci sono andata troppo presto.


Comunque sia, il nostro Giuseppe nazionale ha scritto, come vi dicevo in uno degli ultimi e remoti post (sigh, sono una pessima blogger, lo so...), un'opera che s'intitola "Il Corsaro".

Ora non tutti sanno che, anzi non molti sanno che il Dimitri, artefice e regista malato di questo favoloso viaggio, ha lavorato in gioventù come cameriere in una pizzeria lucchese che porta questo nome.

L'occasione per andare a farci una capatina c'è stata una sera di alcuni giorni dopo, per la precisione venerdì 29 giugno (si si sono una pessima blogger: lo so).

Dovevamo andare con il suddetto giovane uomo a vedere una manifestazione del gruppo bandistico di una delle ragazze del corso di teatro del Vallisneri, Silvia e le sue colleghe majorettes (oh, ma si scrive così?)si trovavano poco distanti da Lucca. Approfittando di una breve sosta di Dimitri a casa sua, ho fatto una salto alla pizzeria, sicura di trovare "qualcosa", ma anche no. C'era una strana consapevolezza del non dare per scontato niente, nemmeno le intuizioni piu palesi e certe.








Ecco l'insegna della pizzeria...









Arrivata dentro ho incrociato la proprietaria a cui ho solamente detto: sono "Camilla, c'è mica..."
in realtà avevo avuto occasione di conoscere la signora una sera grazie ad una pizza con Dimitri per cui è bastato pronunciare due parole che la signora è scappata dietro la tenda della cucina ed è tornata con questo involucro che però ha appoggiato sul bancone perchè non voleva essere fotografata.
Ho ringraziato e sono uscita con il mio piccolo tesoro tra le mani...