Tutto è iniziato con un semplice regalo di compleanno.
Il 25 dicembre 2006, la sottoscritta ha compiuto 40 anni ed ha ricevuto in dono un tagliacarte a forma di Ancora, con un biglietto con scritto sopra "1" che mi augurava di godermi il viaggio...
Sapevo che il regalo che Dimitri, la geniale mente malata che ha organizzato tutto questo, era formato da vari pezzi, per cui non ho avuto esitazioni a pensare che stavo iniziando un viaggio per cacciare un Tesoro.
Alcuni giorni dopo, al termine di una piacevole serata in un pub livornese, mi sono state date 5000 lire come resto agli euro con cui ho pagato. (Le ricordate voi le 5000 mila lire?) Il posto si chiama: "L'ultima casa accogliente".
Solo dopo molti giorni è venuto fuori, parlando con un collega che l'indizio per la mossa successiva, poteva essere Vincenzo Bellini ritratto sulla banconota, io me le tenevo convinta che prima o poi qualcuno mi avrebbe chiesto il pagamento in lire piuttosto che in euro... (della serie quando non riusciamo a vedere più in là del nostro naso...)
Grazie alla rete e alla mia UTET, ho scoperto che Bellini aveva composto un opera intitolata "Il Pirata". Ho comprato il cd e ho fatto un salto al Teatro Verdi di Pisa dove conosco un pò di gente, visto che insieme a Bellini è raffigurato anche un teatro.
Qui è spuntato il famoso libretto dell'opera, datato 1911 che nelle prime pagine riporta un nome scritto in rosso e in corsivo: Bonsanti Carlo (conoscete nessuno che si chiami così?).
Quel libretto mi stava aspettando tra le mani di tale Luca Biagiotti (conoscete nessuno che si chiami così?) ;-)
Nel frattempo perseguivo un'altra pista, ovvero che l'indicazione potesse essere anche nel fatto che Bellini potesse essere il nome di una strada; chi mi ha fatto questo regalo infatti sta studiando regia all'Accademia d'Arte Drammatica a Roma, che si trova appunto in via Bellini, al numero 16.
Così sono stata pure a Roma all'Accademia, ma niente per me, nè in Accademia nè al numero 40 (i miei anni) nè al numero 5 (valore della banconota) che non esiste.
Ho continuato però con l'idea di via Bellini, in città potenzialemnte sensibili al gioco: Pisa, Lucca, Ponsacco. A Lucca non esiste, quella di Ponsacco è una piccola strada chiusa, ho allora rivoltato come un calzino via Bellini a Pisa. Ci sono tornata più volte (si trova al CEP) ma senza nessun risultato. Anche lì il numero 5 non esisteva proprio, figuriamoci il 40!
Mi è arrivato poi dall'Eritrea (ho un'amica che lavora là) un messaggio in lingua tigrina, lingua locale, che tradotto veniva pressappoco così:
"trovata la via, sei arrivata al numero"
Questo è Filmon, cameriere del ristorante "Africa" a Roma, anche lui che è Eritreo mi ha aiutato a tradurre il messaggio della mia amica Cristina. (Oh, io sono orrenda in questa foto, ma lui stava lavorando e chiederne un'altra... ah, benedetta vanità femminile!)
Vista la traduzione mi sono ostinata a visitare via Bellini del CEP e a cercarne il n° 5.
Ma non ho trovato niente. Ed è un casino quando non trovi niente e non sai che stavi cercando!
Scoraggiata non capivo più a cosa si riferisse il messaggio.
Così, contravvenendo ad ogni regola, e facendomi sentire un'incapace, l'apprendista regista ha fatto in modo di portarmi nei pressi di via Bellini di S. Giuliano ( San Giuliano! San Giuliano! Capite? Cosa cavolo centra S. Giuliano! Mica potevo farmi un tour per tutti i comuni della provincia! Ci sarà una ratio, dico io!) comunque, in via Bellini a San Giulano ho trovato ad aspettarmi appeso alla targa in marmo all'inizio della strada che attraversa l'acquedotto, un 5 in terracotta. Davanti aveva un "N" e dietro una la scritta "RIMOSSO RANE MATTE".
Ho chiesto allora aiuto e al newsgroup italia.pisa.discussioni
Questa è stata davvero una parte divertente, dove qualcuno si è davvero sbizzarrito ed appassionato. Solo che da più di un mese sono ferma e batto il passo.
Ho letto il Libretto del Pirata, ho provato a fare anagrammi con le lettere della frase Rimosso Rane Matte (con e senza N del davanti), ma niente, niente, niente.
Chiudo questo post con una frase che mi ha detto mia figlia Noemi a proposito del regalo:
"Mamma, ma un braccialettino no?"
Io dico di No.
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